seguici su facebookseguici su youtubesegici su linkedinseguici su goole plusseguici su twitter

Comunicazione Inizio Lavori ( CIL – CILA )

Comunicazione-Inizio-Lavori

Quando si decide di iniziare dei lavori all'interno della propria abitazione, indipendentemente dalla loro natura, il primo aspetto che occorre senz'altro prendere in considerazione è naturalmente quello relativo ai permessi. Il primo atto in tal senso è quello relativo alla Comunicazione Inizio Lavori ( CIL ), ovvero l'atto amministrativo che occorre presentare presso il competente ufficio del proprio comune di residenza.

Comunicazione Inizio Lavori: cos'è?

In pratica la CIL comunicazione inizio lavori serve in tutti quei casi in cui i lavori che si vanno ad iniziare, tali da rientrare nella definizione di interventi di edilizia libera, non presuppongono la presentazione di un titolo abilitativo come la Comunicazione Inizio Lavori DIA ( Denuncia di Inizio Attività ) o la Comunicazione Inizio Lavori SCIA (  Segnalazione Certificata di Inizio Attività ).

Le differenze tra CIL e CILA

Va in primo luogo puntualizzato come la Comunicazione di Inizio Lavori vada a ricoprire soltanto alcune particolari tipologie di intervento, escludendo ad esempio i lavori di ristrutturazione straordinaria tali da presupporre evidenti mutamenti di carattere strutturale o tesi a variare la volumetria esistente. In questo secondo caso, infatti, diventa necessaria la CILA, ovvero la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata.

 - La CIL deve essere comunicata nel caso si tratti di lavori temporanei, ovvero tutti quegli interventi che necessitano strutture che vanno rimosse entro e non oltre novanta giorni, riguardanti: i pavimenti o la rifinitura di elementi esterni, l'installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile o la realizzazione di spazi ludici tali da non avere fini speculativi ( comunicazione inizio lavori manutenzione ordinaria ). 

 - La CILA ( o CILA edilizia ) deve invece essere presentata ove i necessari interventi di manutenzione straordinaria si rivelino più complessi. In questa categoria possono rientrare ad esempio: gli interventi tesi a spostare le pareti interne, la sostituzione degli impianti con nuovi dispositivi caratterizzati da maggior efficienza energetica oppure la messa a norma di quelli preesistenti, la sostituzione dei serramenti con prodotti caratterizzati da diverse caratteristiche e altri di simile impatto ( comunicazione manutenzione straordinaria ).

Le sanzioni in caso di mancata ottemperanza

Nel caso l'interessato non provveda a presentare la Dichiarazione di Inizio Lavori, va incontro ad una sanzione pecuniaria abbastanza salata, pari a 1000,00 €. La multa può comunque essere ridotta di due terzi ove si provveda a sanare la situazione presentando la CIL a lavori già iniziati e in maniera spontanea, ovvero senza che sia stata riscontrata l'infrazione da parte delle autorità ispettive. In questo secondo caso si parlerà di CIL tardiva. Una volta terminati i lavori, nella eventualità che si siano verificate modifiche in ordine alla distribuzione interna dell’immobile interessato, sarà comunque indispensabile anche la presentazione della denuncia di variazione catastale.

Comunicazione di Inizio Lavori: chi la deve redigere?

Nel caso di lavori come quelli ricordati, la CIL può essere presentata sull'apposito modulo ( modello CIL ) predisposto dall'ente locale interessato dal detentore del diritto abitativo, che può quindi essere il proprietario, da colui che ha affittato l'immobile o dal comodatario. Nel caso della CILA può essere sempre la stessa figura a farlo, a patto però che alla comunicazione venga allegato un progetto completo redatto da un professionista abilitato nel quale sia riassunto lo stato dell'immobile prima, nel corso e dopo l'intervento. Inoltre è necessaria la presentazione di una relazione asseverata, sempre ad opera di un professionista, nella quale sia attestata la conformità dei lavori alle leggi vigenti. Per saperne di più sulla presentazione della Comunicazione Inizio Lavori Roma clicca qui!

La Riforma Madia

Va a questo punto ricordato come nel corso degli ultimi anni le normative delegate a regolare le autorizzazioni e i permessi richiesti per gli interventi edilizi siano state più volte ritoccate, generando occasionalmente confusione negli stessi addetti ai lavori.
L'ultimo intervento in tal senso è quello messo in campo dalla cosiddetta Riforma Madia, che è ancora una volta andata a rimaneggiare la materia, con il chiaro intento di semplificarla. Il provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri nel giugno 2016, è entrato in vigore a partire dal primo giorno del 2017. Va però specificato come restino validi i permessi che sono stati rilasciati in precedenza dalle amministrazioni locali.

Di seguito vi lasciamo due documenti fac-simile di entrambe le comunicazioni per lasciarvi qualche informazione pratica in più:

Comunicazione inizio lavori - Lista della Documentazione riportata nell'articolo:

Area Clienti

Cerca all'interno del sito